mercoledì 9 marzo 2011

Il fascino dell'imperfezione



In questo periodo c'è un gran fermento lavorativo, le case sono da rinfrescare, i giardini da riordinare, da riparare dai danni di questo inverno freddissimo, per chi ha delle cerimonie in vista, i preparativi incalzano, insomma il periodo primaverile è senz'altro quello più laborioso, e non credo solo per me che, con il mio lavoro, mi occupo proprio di queste tematiche, ma un po' per tutti, perché la primavera è proprio questo:  una voglia di rinascita e di cambiamento.
A mio avviso, per una buona riuscita, non bisogna accanirsi con eccessiva scrupolosità, perché l'imperfezione ha il suo fascino, ed il grande successo che sta avendo lo stile shabby negli arredamenti delle case ed, ultimamente, anche nelle decorazioni delle cerimonie a tema, avvalorano la mia convinzione.
Nella mia continua ricerca di innovazione  mi è capitato di leggere un libro di  Roberto Peregalli: "I luoghi e la polvere".
Mi ha colpito in particolare un'affermazione: L'eternità è un miraggio e non la salvezza. In effetti quest'autore è contro i restauri, ama le cose, le case, i mobili usuati così come sono. C'è una sottile e affascinante filosofia nei suoi scritti;  nel raccontarci che" la polvere del tempo si deposita su città e luoghi, su cascine e ville, senza distinzione", sottolinea che, proprio per questo, non si può tornare indietro. Secondo lui il restauro che rende di nuovo abbaglianti queste superfici è un inganno; si può pulire, fino a togliere ogni traccia di annerimento, come per gli argenti. Ma non si può cancellare il tempo trascorso, il materiale che si consuma. Insomma, un elogio al tempo che passa, ma senza tristezza, perché la sua patina regala sfumature fugaci e inimitabili non solo agli oggetti ma anche alle persone. Ricordare ripropone l'emozione del momento.........a dire la verità questi concetti mi sono sembrati subito familiari perchè  li avevo già apprezzati quando, nel corso dei miei studi, trattammo John Ruskin. Questi  asseriva proprio, già nel corso dell'ottocento, che le cose hanno una propria vita al pari delle persone e non bisogna annullare gli effetti che su di queste ha il trascorrere del tempo per non diminuirne il fascino.
Se anche voi vi ritrovate in questa filosofia, amate le case con il fascino d'antan e ricche di particolari romantici, allora il mio consiglio è: non buttate via mai niente! Ogni oggetto può essere" riciclato" piuttosto che finito in discarica, anche
"quell'orribile" mobiletto relegato in soffitta da anni può contribuire a trasformare una casa "normale" in qualcosa di speciale, è proprio il passato che ispira e torna in gran forma, regalandoci anche la possibilità di rispolverare l'usurato, il dimenticato in un angolo dell'armadio, come ad esempio un cuscino di pizzo, o della cantina.
Oggetti nuovi, ma ispirati al passato, li ho appena inseriti nel mio sito, per soddisfare le varie richieste degli  appassionati di questo genere.
                         Puoi vederli qui.


9 commenti:

  1. Brava ! Hai proprio ragione. bisogna rispettare la patina del tempo.Ogni graffio,ogni ammaccatura in un mobile racconta una storia .Altrimenti succede come nei dipinti troppo puliti che hanno l'aria di essere appena usciti dalla bottega di un falsario.
    A presto

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  2. Dimenticavo .Il fascino dell'imperfezione vale anche per le persone, non trovi ?
    Buona notte

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  3. Bellissimo questo stile!
    Lo so sono una distratta ma mi sono accorta solo ora del sito dove vendi quei fantastici oggetti.
    Bacioni!

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  4. Cara Grazia, per me è proprio così,e in special modo nelle persone! Sono contenta che anche tu,da specialista, concordi, è una grande soddisfazione.
    A presto Lecoq

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  5. Viva le cose antiche!Perchè sanno di vissuto perchè io dico che col passare del tempo acquistano un'anima e l'anima è pensiero è fascino come le storie del passato tanto romantiche!Cercherò quel libro di Roberto Peregalli;"I luoghi e la polvere"mi ha icuriosito.
    Ti abbraccio Felice giorno! L.

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  6. Ciao Lucia! In effetti,come dicevo nel post, anche per me è così;questo fascino comunque, non lo apprezzano tutti ed è un vero peccato.
    Oggi si butta tutto, le discariche si riempiono e le piccole e grandi storie,legate alle cose, si perdono irrimediabilmente.
    Buona giornata anche a te! Lecoq

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  7. Ciao. E'vero c'è qualcosa di magico nel ritrovare qualche oggetto messo da parte o perchè non ci piace più o perchè la moda lo considera superato.La mente corre indietro nel tempo e i ricordi affiorano...con l'oggetto fra le mani rivivi tante sensazioni.Eppure io qualcosa butto..si ogni tanto o forse spesso butto! mi piace non avere troppi ricordi tra le mani a volte anche i ricordi possono far male...Mi affascina il nuovo,il cambiamento mi da la giusta carica per affrontare la vita. Non dei cambiamenti eccessivi ma quel tanto per accorgersi che stai andando avanti.Cara lecoq mi piace tanto visitare il tuo blog perchè mi permette di confrontarmi con i miei e con i tuoi pensieri...Posso approndire conoscenze nuove come i due autori citati da te...Adesso ti saluto ti verrò a visitare più tardi.E71

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  8. @Cara Gloria, grazie! Sempre gentilissima la tua presenza. A presto Lecoq

    @ E71: Attenta alla voglia di cambiamento..... a volte nasconde inquietudini antiche :))
    Un bacio Lecoq

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  9. Ciao, Arrivo dal blog di Lu...volevo capire il tuo blog...ed eccomi quà, abbiamo parecchie cose in comune..compreso il meraviglioso libro di Peregalli! Se ti va,vieni a trovarmi,mi farebbe molto piacere! Buona serata,Anna.

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