Sul filo del lilla e viola
Dal fiore non solo decorazioni ma anche marmellate, zuccherini,liquori, sciroppi, infusi, saponi, profumi.....
Tornando al tema colore
per le cerimonie,questa tinta la trovi già nelle pagine di questo blog Qui
Ora voglio approfondire il discorso e ti voglio spiegare come puoi creare, non solo decorazioni, ma zuccherini dolcissimi, marmellate, profumi, saponi e,addirittura, ghiacci decorativi per il drink del tuo buffet.
Il tutto scaturisce
da un piccolo fiorellino profumato con le corolle violacee e foglie a cuore: la
delicata viola mammola (Viola odorata)
Sboccia a febbraio,
ma continua ininterrottamente a tenerci compagnia fino a maggio, è una pianta
spontanea che cresce ovunque e non richiede alcuna cura.
Il sistema più classico per portare a casa i dolci
profumi della primavera è sicuramente un romantico Pot-pourri di fiori
essiccati di viola e non è difficile realizzarlo da sole....
Da sgranocchiare e da
bere.
Un paio d'anni fa mi recai a Parma per visitare la mostra dedicata al Correggio, e fu, per me, una sorpresa scoprire che le violette di Parma zuccherine sono
proprio viole cristallizzate nello zucchero! E per i più golosi non finisce
qui: c'è anche la marmellata, poi, per i più raffinati ci sono i cubetti di
ghiaccio con viola all'interno e per i naturalisti ci sono anche sciroppo e
infuso, ma non si trascurano neanche gli amanti dalla grappa!
Non potevano, ovviamente, mancare profumi e saponi per
una toilette delicata, degna di una vera regina, perché l'essenza nacque
proprio per una vera principessa, Maria Luigia, già moglie di Napoleone.
Io sono innamorata di questa nuancé, il profumo poi...... suscita in me piacevolissimi ricordi d'infanzia a casa di mia nonna. Adesso questo fascino d'antan è più che mai attuale e ti lascio qui tutte le ricette e le spiegazioni per realizzare da te quanto hai visto nelle foto........ bada :)) è un grande regalo, io ho impiegato un bel pò di tempo per reperire dosi, pesi e segreti custoditi gelosamente.
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Put-pourri :
Basta raccogliere le
viole in una giornata asciutta, quindi essiccarle (molto bene per evitare
possibili muffe), appese in mazzetti, oppure appoggiate su una grata. Si staccano
i gambi e si pongono la maggior parte dei fiori secchi in una ciotola. Poi si
pestano in un mortaio i fiori rimasti e si aggiunge un olio essenziale e
un fissativo perché venga assorbito (l'olio di radice di giaggiolo, che potete
trovare in erboristeria, è il più efficace e profuma di violetta).
Si mescola
delicatamente la miscela nella ciotola e si ripone il tutto in un recipiente
chiuso per 4/6 settimane scuotendolo ogni giorno.
Adesso il pot- pourri
è pronto e può essere riposto in ciotole decorative a piacere. Per una nota di
colore in più potete aggiungere qualche bocciolo di rosa essiccato.
Violette zuccherine:
Per la
cristallizzazione delle violette procedete così: procuratevi fiori di violetta,
zucchero e chiara d'uovo, (facoltativa). Lavate i fiori, fate fondere lo
zucchero in un pentolino e immergete le violette nel caramello. Fate seccare i dolcetti in forno a bassissima temperatura. Se volete dare un coreografo
effetto ghiacciato, potete immergere i fiori prima negli albumi e poi nello
zucchero.
Lo sciroppo:
50 g di petali ,mezzo
litro di acqua 900 g di zucchero.
Lasciate in infusione
petali dell'acqua bollente per 24 ore. Filtrate e aggiungete lo zucchero.
Scaldate per 20 minuti. Infine riponete lo sciroppo in bottiglie di vetro
scuro.
L'infuso:
50 g di
petali e 1 l d'acqua, lasciate bollire per cinque minuti e filtrate.
Il ghiaccio:
Basta semplicemente "ibernate" una violetta in ogni formina di ghiaccio, sul buffet in tinta,in una bella ciotola di porcellana o in argento, vi assicuro un effetto romanticissimo!
La marmellata:
200 g di fiori di
violetta, 600 g di zucchero, due bicchieri d'acqua, un limone.
Frullate insieme ai
fiori lavati, 200 g di zucchero e il succo di limone. In una pentola smaltata o
di acciaio inossidabile, mescolate i restanti 400 g di zucchero con l'acqua.
Mettete sul fuoco quest'ultimo impasto, fino a ebollizione. A questo punto, togliete
la pentola dal fuoco, aggiungete il trito di viole preparato all'inizio del
lavoro e mescolate bene. Rimettete la marmellata sul fuoco e cuocete fino a
quando non si sarà addensata. Invasatela quando è ancora calda in barattoli
di vetro puliti e asciutti. Se desiderate accentuare il colore viola, aggiungete
del colorante alimentare.
Una saponetta di viole fatte in casa:
Tagliate a cubetti del
sapone puro alla glicerina vegetale (lo trovate nei colorifici, nei negozi di
bricolage o in farmacia), e poneteli in un pentolino. Fate sciogliere a
bagnomaria. Aggiungete quattro gocce di colorante alimentare viola e 2/3 gocce
di olio essenziale al profumo di violetta. Versate il sapone in uno stampino ( vanno bene anche quelli per i dolci), e lasciatelo asciugare per almeno sei ore.
Quindi mettete in frigorifero per mezz'ora e..... il sapone è pronto. Al posto del
colorante, potete aggiungere alcuni fiori seccati. Il sapone di glicerina è trasparente e permette di creare delicate composizioni. Riempite per metà lo
stampo di sapone, lasciate solidificare un po', quindi appoggiate delicatamente
le viole. Finite di riempire lo stampo lasciate raffreddare.
Il profumo fatto da noi:
Il regalo più
bello che giunse alla principessa Maria Luigia, fu da un frate del convento dell'Annunciata: una dolce essenza al
profumo di violetta, ottenuta dai fiori e dalle foglie. Per molti anni la formula
fu gelosamente custodita dai frati e il profumo fu utilizzato fino alla sua
morte, esclusivamente da Maria Luigia. Negli anni successivi, i religiosi lo
distribuirono fra la popolazione locale, quasi a volerne celebrare il ricordo
fra le persone che tanto le erano affezionate. Fu solo verso il 1870, che
Ludovico Borsari ebbe la formula segreta e la trasformò in un successo
internazionale, dando vita alla prima grande industria italiana di profumi.
Io lo faccio così:
Violette a volontà, un
pentolino d'acqua, alcol etilico a 96° (quello alimentare va benissimo) un flacone di
vetro scuro con tappo.
Metto i fiori nel pentolino con l'acqua e porto a ebollizione.
Lascio bollire per 5/10 minuti, quindi tolgo il pentolino dal fuoco e
lascio i petali in infusione per 10 giorni, in un luogo fresco, non raggiunto
dai raggi del sole. A questo punto filtro la soluzione con una garza sterile e aggiungo il 20% di alcol.
Verso nel flacone, che va subito chiuso e conservato al buio e al fresco per almeno una settimana. Scuoto ogni tanto e il profumo è pronto.
Quanti consigli e idee preziose per quel fiore che mi piace tanto!
RispondiEliminaLa violetta di Parma è famosa, o almeno, io la conoscevo.
Ma tu hai saputo ricavare idee eccezionali.
Sei bravissima, cara LeCoq!
Ciao, a presto.
Lara
Quante idee originali! Non sapevo che con un fiore si potessero fre così tante cose. Devo dire che la violetta ibernata è una bella idea da portare in tavola :)
RispondiEliminaBravissima come sempre!!
Un post ,romantico e raffinato.Le violette sono uno dei miei fiori preferiti....non ha la bellezza di una rosa ma è dolce tenera e profumata.Cara lecoq,sei davvero brava! Grazie per i preziosi consigli e per le preziose informazioni che ci aiutano a scoprire tutti i segreti di questo bellissimo fiore che si presta modesto, ma ricco per tanti usi.Un bacione Lucia
RispondiEliminaGrazie per tutti questi preziosi consigli!
RispondiEliminaAdoro le viole ed ho la fortuna di averne un prato fiorito sotto casa!
Baci♥
@ Lara,Ines,Lucia,Mafalda,Sono contenta se posso esservi utile con qualche suggerimento, i fiori sono una delle mie passioni e, oltre ovviamente a "godere" della loro presenza,cerco sempre di scoprirne tutti i possibili usi, grazie a voi per l'apprezzamento. Alla prossima, Lecoq
RispondiEliminaCiao. C'è stato anche un inverno molto freddo. Mi chiedo che cosa è sopravvissuto delle mie piante / fiori. abbiamo ancora un sacco di neve qui, che è in giardino come una coperta bianca. Ma non tanti gradi sotto lo zero durante il giorno. Si va contro la nostra.
RispondiEliminaUna Domenica gentile con te.
Belle immagini a colori straordinari :-)
RispondiEliminaCiao Thelma.... vedo che con la lingua italiana prendi sempre più dimestichezza : Brava e grazie!
RispondiEliminaLecoq