Amici cari, anche se solo per un attimo, voglio
salutarvi tutti e augurarvi una felicissima Pasqua.
Purtroppo sono ancora
alle prese con un problema imprevisto che ha visto coinvolto il mio laboratorio,quasi
distrutto da un’auto uscita fuori strada, che l’ha travolto, ed essendo una
casetta di legno, vi lascio immaginare cosa è successo: anche se l’auto non era
più tale, il conducente è stato miracolato, ma io non ho avuto più tempo da
dedicare al blog. Mi dispiace immensamente non poter dar seguito ai vostri
post, ma tornerò…….. spero quanto prima!
Intanto vi lascio le
tradizioni della mia città relative a questa settimana Santa che, per noi, è
veramente sacra e molto suggestiva.
A Lanciano questa sera, 21 aprile, alle ore 22.00, c'è la sacra rappresentazione del Giovedì Santo. L'Arciconfraternita di San Filippo Neri rinnoverà la suggestiva Processione degli Incappucciati. Il corteo partirà dalla Chiesa di Santa Chiara, sede della Confraternita, e percorrerà le vie principali del centro storico, illuminate soltanto dal tenue chiarore delle lanterne, posizionate sulle facciate delle case.
I confratelli, vestiti con lunghe tonache nere e medaglioni con simboli di morte, avanzeranno a passo lento, con il volto incappucciato ed in mano delle fiaccole. La consuetudine di sottrarsi ad un atto di riconoscimento pubblico testimonia la vergogna e la penitenza dell'uomo per aver tradito Cristo nella sera dell’ultima cena, dimostrando di vivere nell'intimo della propria anima un atto di penitenza per essersi macchiati di una simile colpa.
La funebre coreografia, di chiara influenza spagnola, sarà accompagnata dal suono mesto della banda, scandita dal ritmo del tamburo e dal roco lamento della battola, arnese di legno che sostituisce solitamente il suono delle campane durante la Settimana Santa.
Questo cammino di sofferenza s’identifica in un unico simbolo rievocativo, rappresentato dalla pesante Croce del calvario portata sulle spalle dal Cireneo, un confratello incappucciato e scalzo, di cui nessuno conosce l'identità, eccetto il Priore.
L’affascinante Processione degli Incappucciati, non vuole essere un elemento esplicitamente scenografico poiché finalizzato ad un duplice scopo: il pio esercizio di visitare i Santi Sepolcri nelle chiese, situate lungo il percorso della processione, e soprattutto, commemorare il doloroso cammino del Signore condotto dinanzi al Sinedrio.
il video lo trovate a questo indirizzo http://video.libero.it/app/playid=328cb830c750e06e8b9e41fd97bd1004
La chiesa di S. Chiara è stata affidata all'Arciconfraternita "Orazione e morte"
Anticamente alla chiesa di S. Chiara era annesso un convento di clarisse, infatti lungo le mura della chiesa sono ancora visibili delle grate, traccia dei corridoi dell'ex convento; la leggenda narra che dietro queste grate le suore ascoltavano in silenzio la liturgia e prendevano la comunione. La chiesa sorge dietro e parallelamente al torrione e alla mura aragonesi. E' tuttora aperta al culto. L'epoca di costruzione è sconosciuta. Bocache ritiene che quello di S. Chiara sia stato uno dei primi monasteri delle clarisse perché le fondamenta del monastero sarebbero coeve alla santa (prima metà del XIII secolo (1). Da una pergamena di S. Maria Maggiore apprendiamo che il nobile concittadino notar Amato di notar Teodoro, con testamento del 1278, lascia "per servigio e fabbrica della chiesa di S. Chiara" una sua casa posta vicino alle mura della città. Tra il 1388 e il 1390 nel convento dimoravano sette suore e una badessa, Suor Buccia di Pollutri e il monastero riceveva ed acquistava altri beni. Durante il XVI secolo l'Università di Lanciano vuole mandar via le suore e cedere l'intero complesso conventuale ai frati minori di S. Francesco, a causa di un comportamento non proprio esemplare di qualche suora, tutta la questione in merito viene trattata dal padre provinciale dei frati minori, tale frate Giacomo Antonio Marra. |